[ Metodiche Corpo ]

QUALI SONO GLI ORMONI BIOIDENTICI UTILIZZATI NELLA TERAPIA A MODULAZIONE ORMONALE?

Iniziamo dagli Estrogeni!

GLI ESTROGENI

Gli estrogeni sono gli ormoni che più di tutti determinano la femminilità della donna.

Questi ormoni esaltano le caratteristiche femminili e caratterizzano anche il carattere e il modo di comportarsi delle donne.

Inoltre, un ruolo importante viene svolto dagli estrogeni durante il ciclo mestruale ed intervengono durante la gravidanza.

Le donne producono tre tipi di estrogeni:

L’ ESTRADIOLO, L’ESTRIOLO, L’ ESTRONE

L’estradiolo è la forma prevalente di estrogeno dalla

pubertà all’epoca menopausale e viene prodotto primariamente dai follicoli ovarici nella prima

metà del ciclo e dal corpo luteo nella seconda fase del ciclo. L’estradiolo è responsabile delle molteplici funzioni che gli estrogeni esercitano a livello di tutte le cellule, infatti, è ritenuto l’estrogeno più potente prodotto dal corpo umano.

In premenopausa, cioè intorno ai 40 anni la produzione di estradiolo inizia a diminuire.

Determinanti nella modalità di diminuzione sono alcuni fattori come ad esempio la predisposizione genetica, lo stress, il BMI.

Quando questa diminuzione dei livelli di estradiolo avviene si riscontrano dei sintomi sia nel breve che nel lungo termine.

Tra i sintomi a breve termine rientrano Vampate di calore, sbalzi d’umore, stanchezza costante, depressione, disturbi del sonno con vampate e sudorazioni, diminuzione della memoria

e del desiderio sessuale, pelle pallida, sottile e secca, secchezza vaginale

e delle congiuntive, comparsa di rughe sottili attorno agli occhi e sul labbro

superiore, capelli sottili e cadenti, disturbi delle vie urinarie, cedimento del seno, artralgie, flusso mestruale scarso, assente e irregolare, cefalea e crampi durante il flusso.

Tra i sintomi a lungo termine della carenza di estradiolo si verifica la comparsa di osteoporosi,

aumenta il rischio di cancro del colon e di maculopatia degenerativa, l’ipertensione arteriosa,

l’arteriosclerosi, le patologie cardiovascolari e l’iperinsulinismo.

La riduzione dei livelli di estradiolo si associa ad una progressiva crescita dei livelli degli ormoni ipofisari FSH e LH. Verso i 50 anni si osserva un appiattimento di tutti gli ormoni sessuali, fino alla scomparsa definitiva

L’estradiolo produce effetti benefici su L’ESTRONE, la seconda tipologia di estrogeno prodotta dall’organismo.

L’estrone è secreto in minor quantità rispetto all’estradiolo in epoca fertile da parte delle ovaie, del tessuto adiposo, del fegato e dei surreni.

L’estrone viene utilizzato dalle ovaie come ormone di riserva per produrre estradiolo.

Nella post-menopausa rappresenta l’estrogeno principale, in quanto le ovaie, ormai atrofiche, non possono trasformarlo in estradiolo.

Esistono diversi tipi di Estrone:

Il 2 OH (Idrossi) ESTRONE che viene prodotto dal fegato e protegge dal rischio di sviluppare

il tumore della mammella.

Il 4 OH (Idrossi) ESTRONE e 16 OH (Idrossi) ESTRON, sono prodotti specialmente dalle CELLULE ADIPOSE, si ritiene siano pericolosissimi per la salute della mammella e dell’utero, in quanto possono causare danni al DNA, favorire il cancro e attivare dannosi processi infiammatori e tromboembolici.

Più la donna è in sovrappeso od obesa più si produce estrone cattivo e

conseguentemente aumenta il rischio di sviluppare cancro alla mammella e

all’utero.

In particolare, il grasso viscerale addominale è quello più implicato nella sintesi di estrone cattivo.

Concorrono altresì alla produzione di 4 e 16 OH Estrone anche la predisposizione genetica, l’ipotiroidismo,

l’assunzione protratta di estroprogestinici per via orale, l’alta esposizione a pesticidi ricchi di xenoestrogeni.

Abbiamo parlato di tre tipologie di Estrogeni, ognuno con compiti diversi nelle varie fasi della vita.

Con la terapia con ormoni bioidentici si tiene conto della presenza di tre tipologie di estrogeni.

Di fatti, vengono prescritti sia estradiolo che estriolo che estroni, ovviamente se ciò si reputa necessario.

La TOS tradizionale, Invece, ha come limite quello di utilizzare un estrogeno di sintesi uguale per tutti

con lo stesso dosaggio uguale per tutti e la stessa via di somministrazione orale per tutti.

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Maria Pennisi

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