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L’età della pelle!

L’invecchiamento cutaneo è un processo fisiologico del tutto naturale e inevitabile che interessa tutti gli individui. La cute, infatti, con lo scorrere del tempo, va incontro a delle modifiche strutturali causate da una serie di fattori di diversa origine.
Tra queste, un’esposizione scorretta alle radiazioni ultraviolette del sole, provoca il danneggiamento del DNA in tutti gli strati della pelle.
Il risultato di un DNA danneggiato è il rallentamento della capacità di rigenerazione della pelle, la riduzione della produzione di collagene e di acido ialuronico da parte della stessa.
Invecchiando, la riduzione delle fibre di collagene si porta via l’aspetto pieno e sodo della pelle e si manifestano lassità cutanea, perdita di definizione e rughe.
Cambiano le proporzioni, scendono le guance, la linea della mandibola inizia a diventare poco definita: la faccia si allarga verso il basso.
Oggi vedremo insieme come variano le caratteristiche della pelle in base all’età:
Nei primi 15 anni d’età di un individuo la pelle appare quasi perfetta, caratterizzata da una texture liscia e da pori invisibili. La sua capacità di riparazione è eccellente e la sua idratazione è molto buona.
Tra i 15 e i 25 anni d’età la pelle, spesso, va incontro a una tendenza acneica tipica dell’età in riferimento.
Acne diviene spesso un fattore chiave della texture superficiale, sulla pelle. Iniziano ad apparire linee sottili e la dimensione dei pori aumenta.In questa fascia d’età, l’attività della ghiandola sebacea è molto sviluppata. Si assiste a un piccolo peggioramento delle capacità di riparazione della pelle e della sintesi del collagene ed anche una riduzione dell’idratazione, specialmente in inverno.
Tra i 25 e i 45 anni d’età la pelle presenta delle linee sottili e iniziano a fare comparsa le prime rughe. Iniziano a presentarsi i primi segni di cedimento nel contorno occhi, accompagnati da una perdita moderata dell’elasticità della pelle di tutto il volto.
In questa fascia d’età si assiste a una riduzione moderata delle capacità di riparazione cutanea, che risulta in meno collagene e maggior accumulo di tessuto correttivo danneggiato, spesso accompagnato da una significativa e visibile diminuzione dell’idratazione cutanea.
Tra i 45 e i 55 anni d’età la pelle del viso è caratterizzata dalla presenza di rughe, da una texture più grossolana e da un colorito giallastro. Pori e macchie cutanee diventano evidenti.
In questa fascia d’età, si assiste a una riduzione significativa delle capacità di riparazione della pelle e ad un assottigliamento dell’epidermide e dello strato corneo.
Superati i 55 anni d’età le rughe e le linee sottili diventano abbondanti. Il colorito è poco uniforme e le pigmentazioni sono più evidenti poiché aumenta la produzione locale di melanina in eccesso.
Come definire una pelle sana?
Per definizione la pelle sana deve essere liscia, avere un colorito uniforme, essere idratata, avere un buon indice di tolleranza, essere tesa e soda, avere un contorno definito.
Inevitabilmente, l’avanzare del tempo e dell’età incidono sullo stato della pelle che inizia anch’essa ad invecchiare.
Per contrastare e rallentare l’invecchiamento cutaneo è possibile adottare degli accorgimenti e delle buone abitudini quotidiane.
Tra queste, vi sono sicuramente quelle di:
– mantenere la pelle sempre pulita con accurate detersioni giornaliere
– mantenere la pelle idratata con prodotti specifici che possano nutrirla senza appesantirla
– Utilizzare in tutte le stagioni una crema con fattore di protezione solare
– Nei mesi estivi è importante esporsi al sole con moderazione, evitando le ore più calde e rinnovando spesso l’applicazione di creme con fattore di protezione medio-alte
– Eliminare cattive abitudini come il vizio del Fumo
– Bere molta acqua, mangiare sano e mantenere uno stile di vita salutare

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Maria Pennisi

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